Il segreto di alimentazione che migliora la tua produttività (e la tua vita)
Al rientro dalle ferie siamo tutti, chi più chi meno, pieni di buoni propositi e di voglia di fare dei cambiamenti: chi desidera lavorare meglio e con ritmi differenti, chi di iscriversi in palestra, chi di iniziare a mangiare in modo più sano. Normalmente siamo così entusiasti da voler affrontare questi cambiamenti tutti insieme. Il compito è però così arduo che arrivati nella seconda metà di settembre ci si ritrova negli ingranaggi delle vecchie cattive abitudini, con la frustrazione di non essere riusciti nel nostro intento.
Per quanto riguarda il mio lavoro posso consigliare come primo passo verso una alimentazione più sana quello di stare attenti allo zucchero bianco che è presente nella nostra alimentazione e cercare di limitarlo. Questo, che può sembrare un piccolo passo, è in realtà importantissimo. Una parte della comunità scientifica infatti sostiene e dimostra come il saccarosio sia una vera e propria droga in grado di provocare dipendenza e molti problemi di salute.
Tra questi: stressa il nostro pancreas esponendoci a pericolosi picchi glicemici, per essere assimilato a livello dell’intestino tenue necessita di molte vitamine e sali minerali, è una molecola acida e, come tale, è pericolosa per l’organismo che non tollerando tale acidità deve tamponarla prelevando altri minerali dai distretti dove sono più presenti, ad esempio dalle nostre ossa, indebolendoli. Inoltre ha un effetto killer sui nostri globuli bianchi che vengono privati progressivamente della capacità di fagocitare i batteri.
A tutto questo si aggiungono i rischi di problemi cognitivi, come la perdita di memoria che può interessare chi presenta alti livelli di zuccheri nel sangue, anche se non ha problemi di diabete o di resistenza insulinica.
Cosa dire ancora dello zucchero? Su 10 bambini che arrivano a diagnosi di ipereccitabilità, disattenzione e iperattività, 7 migliorano sensibilmente quando dalla loro dieta viene eliminato il saccarosio e i prodotti che lo contengono.
A volte utilizziamo lo zucchero di canna pensando che faccia meno male, ma a meno che non si riesca a trovare quello vero, scuro e cristallino come il muscovado, non è così.
Un nuovissimo studio pubblicato su Neurology, la rivista medica dell’American Academy of Neurology, mette in evidenza che, anche per coloro che hanno range di glicemia normali, evitare il saccarosio e i prodotti che lo contengono può aiutare a prevenire il diabete.
Possiamo sostituire degnamente lo zucchero e avere comunque il dolce nella nostra vita, che è un gusto che non può mancare. I sostituti migliori sono i malti, ottenuti dalla cottura e fermentazione di cereali, riso, mais e orzo, che sono prodotti integrali, non raffinati, ricchi di sali minerali e vitamine, hanno un gusto dolce e una consistenza che ricorda il miele.
Il malto d’orzo è meno dolce e possiamo usarlo in cucina, per la panificazione o per la cucina salata.
Il malto di riso e mais sostituiranno benissimo lo zucchero nei dessert.
E il fruttosio? Quello della frutta è amico della nostra salute, ma non è così per il fruttosio di sintesi, prodotto troppo lavorato che alla lunga fa ammalare il nostro pancreas. Attenzione quindi al fruttosio in polvere, che è stato consigliato al diabetico per il suo alto potere dolcificante ma che alla lunga impoverisce il nostro pancreas e non ci fa bene.
Lo stesso discorso vale per il succo d’agave, che è troppo ricco di fruttosio.
Il succo d’acero, tipico della cultura canadese, tanto che nella sua bandiera è presente una sua foglia, è un ottimo dolcificante, ricco di sali minerali, ha proprietà depurative, energizzanti ed è meno calorico degli altri.
La stevia è una pianta originaria delle montagne tra Paraguay e Brasile, con elevatissimo potere dolcificante racchiuso nelle foglie: dolcifica circa 600 volte più dello zucchero comune e ha zero calorie, è stata consigliata anche per i diabetici. Ma come per il fruttosio di sintesi, a fronte del basso impatto glicemico e calorico c’è un enorme carico per il nostro pancreas. Il diabete e la sindrome metabolica sono le malattie del futuro: siamo attenti e prendiamoci cura del nostro pancreas.
Settembre e ottobre sono i mesi adatti a fare questo piccolo, ma in realtà grande cambiamento.
Se riusciremo a fare anche 30 minuti di camminata veloce al giorno, potremo impostare il nostro nuovo anno con dei presupposti diversi, più sani, più rispettosi del nostro corpo e della nostra mente: i piccoli cambiamenti accendono in noi una scintilla, che si propaga poi senza sforzo anche ad altri ambiti della nostra vita, soprattutto lavorativi, aiutandoci a gustarcela meglio, perché quando stiamo bene vediamo il mondo con occhi differenti.